Per chi arriva in centro Italia, le Marche sono uno dei territori dove mare e montagna si incontrano. L’unicità di questa terra è passeggiare per le vie della riviera adriatica ascoltando le note della musica classica. Questo mi è successo a Pesaro e, incuriosita, sono andata a visitare il nuovissimo Museo dedicato a Giocchino Rossini.
Il Museo Nazionale Rossini racconta la vita e la grandezza di Gioachino Rossini come compositore e dà conto dello stato attuale delle sue opere. Non a caso Rossini nasce a Pesaro, il 29 febbraio 1792, ed è a tutt’oggi uno dei suoi cittadini più illustri. I visitatori possono entrare nel mondo di Rossini, allestito come un’opera, metafora musicale di una vita vissuta in pienezza. Un percorso affascinante, articolato in dieci sale che ripercorrono le varie fasi della vita del compositore e l’infinita produzione di opere nel corso della sua carriera, il tutto incorniciato dal contesto storico dell’epoca e dai luoghi e personaggi a lui legati.
In una suggestiva cornice neoclassica, il racconto si snoda in ogni stanza, ognuna con un colore diverso e soffitti affrescati che mostrano temi mitologici splendidamente conservati, con immagini, busti, manufatti, spartiti musicali originali, libretti e scenografie; il tutto dotato di supporti multimediali e interattivi progettati per creare “l’esperienza”.
Documenti e materiali straordinari sono ordinati scientificamente grazie all’aiuto della Fondazione Rossini, e sono presenti video di celebri edizioni del Rossini Opera Festival. Il museo offre una rappresentazione unica, avvincente, drammatica di un lungo viaggio artistico e sentimentale, ricco di aneddoti; la sua vita fu piena di melodramma, serio e comico, di tristezza e amore, incredibili fiaschi e grandi successi; una vita che ha attraversato rivoluzioni, teatri, salotti, personaggi storici e sconvolgimenti intellettuali tra cui l’età dell’illuminismo, del neoclassicismo e del romanticismo. Un’epopea che attraversa i movimenti culturali d’Europa tra il XVIII e il XIX secolo e continua fino ai giorni nostri.
Rossini interpreta il ruolo principale, figlio di un’epoca che ha generato la prima pop star nella storia della musica europea, ancor prima che il termine fosse coniato. Per non perdere l’emozionante esperienza di essere nel mondo Rossini a 360°, visitate anche la sua casa, che ha anche un’enoteca, e la sonosfera all’interno di Palazzo Mosca Ti sembrerà di essere tornato indietro nel tempo e di aver vissuto in uno spettacolo teatrale.
“Era un genio in fuga. Dai suoi tempi, dalla mediocrità, dalla rivoluzione, dalla musica del futuro, dal suo paese, dall’ovvietà, dai pedanti, dalla modernità.
Ovviamente, come tutti gli altri, anche da se stesso”.
Alessandro Baricco